Il Cuore declinato in Musica

Si intitola “Cardiologia” lo spettacolo costruito, ideato, scritto e messo in scena dal cantautore Carlo Valente e dalla giornalista e critico musicale Laura Rizzo, un’incursione cantata e narrata nelle dinamiche del cuore attraverso 60 anni di musica italiana. Dopo l’esordio sulla terrazza del Gianicolo a Roma e una serie di tappe pugliesi tutte sold out, “Cardiologia” riparte proprio dalla capitale per la serata del 27 gennaio all’Antica Stamperia Rubattino. Proseguirà subito dopo in Puglia con la data del 2 febbraio all’On-Off di Torre a Mare, del 3 febbraio all’interno de La Biglietteria di Bari, il 4 febbraio all’Università della terza età di Andria e il 5 febbraio alla Cittadella degli artisti di Molfetta.

Prendendo in prestito il titolo, la poetica e la schiena dritta di una bellissima canzone di Francesco De Gregori, “Cardiologia” parla d’amore, di chirurgia dei sentimenti, nudi e puri, indagati, scandagliati e messi in scena, come un vero e proprio ping pong di parole e canzoni tra i due protagonisti. Uno storytelling incentrato sulle dinamiche amorose di ciascuno di noi, visto dall’angolazione musicale, raccontato e cantato, correndo al galoppo da “Il cielo in una stanza” di Paoli – caposaldo e manifesto della canzone d’amore per antonomasia – ad oggi. Un viaggio attraverso le canzoni d’amore più significative del nostro canzoniere italiano per capire: cosa è successo in 60 anni? Di cosa parliamo quando cantiamo d’amore? Che raccontano le canzoni? Cosa ci dicono delle nostre relazioni? Quanto è cambiato e come?

Dalla, Battisti, brani sanremesi, stornelli, canzoni della tradizione napoletana e un repertorio odierno si mescolano in un grande rullo che viene srotolato pezzo dopo pezzo, racconto dopo racconto da lui, che canta e da lei che racconta, incastrando e smontando pezzi. Proprio nella settimana che precede il festival di Sanremo, Laura Rizzo e Carlo Valente hanno declinato il loro spettacolo interamente coi pezzi della kermesse, per una limited edition imperdibile.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.