Ci vuole più coraggio a vivere che a piangersi addosso

Diffido sempre da chi tende continuamente a lamentarsi, esponendo insofferenza ed incomprensione dal mondo circostante.

La lamentela, paradossalmente, nasconde vanità, superbia ed eccessiva autostima, la lamentela è la pretesa di essere ascoltati, la bramosia di essere al centro del pensiero altrui, il tentativo di nutrirsi delle debolezze dell’interlocutore e riutilizzarle, a proprio piacimento, a mo’ di critica e giudizio.

Ovviamente, è lecito ed umano avere up e down, essere tristi o non fiduciosi, ma chi fa della lamentela il proprio marchio di fabbrica vuole farvi credere di essere alla ricerca di se stessi e di una strada da percorrere, dimenticando, però, che tutto questo rappresenta un alibi, la scorciatoia per non ammettere l’unica ed inconfutabile verità: la convinzione che ci voglia più coraggio a vivere che a piangersi addosso.