In vino veritas

Di poeti in giro se ne vedono tantissimi. Molti si lasciano ispirare dai tramonti, altri dai monumenti della propria Città, altri ancora dal cibo.

Ora, che la cucina ultimamente riscuota un discreto successo lo si percepisce dappertutto, dai programmi televisivi alle vostre foto postate sui social.

Il fatto che, però, vogliate farvi passare per acculturati enologi quando, fino a ieri, sorseggiavate vino con la stessa voracità di un bisonte e leggevate l’etichetta del Tavernello con l’ars oratoria di Giurato, beh, proprio non lo sopporto.

Anche perché, come solevano ripetere i latini, “in vino veritas”, e scambiare la quartina con un quartino non vi renderebbe brillanti, ma solamente brilli.


FonteFoto di Vinotecarium da Pixabay
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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.