
In vino veritas
Di poeti in giro se ne vedono tantissimi. Molti si lasciano ispirare dai tramonti, altri dai monumenti della propria Città, altri ancora dal cibo.
Ora, che la cucina ultimamente riscuota un discreto successo lo si percepisce dappertutto, dai programmi televisivi alle vostre foto postate sui social.
Il fatto che, però, vogliate farvi passare per acculturati enologi quando, fino a ieri, sorseggiavate vino con la stessa voracità di un bisonte e leggevate l’etichetta del Tavernello con l’ars oratoria di Giurato, beh, proprio non lo sopporto.
Anche perché, come solevano ripetere i latini, “in vino veritas”, e scambiare la quartina con un quartino non vi renderebbe brillanti, ma solamente brilli.