Andrea Matteini, ha 27 anni, è toscano e ha sempre lavorato nel campo della ristorazione, nel locale di famiglia a Montepulciano, e ha fondando una società di consulenza marketing per aziende di vino.
Per Andrea, il vino, la cucina e la cultura dell’ospitalità, sono elementi essenziali, che lo hanno accompagnato nel suo percorso di vita.
Inoltre, è il fondatore di Breaktheadvisor.com insieme al suo collega Marco Gorini, programmatore e web designer.
Cerchiamo di capire di che cosa si tratta.
Andrea, che cosa è, e perché nasce Breaktheadvisor.com?
Nasce dalla volontà di dare una possibilità di promozione alternativa a tutti gli operatori del settore enogastronomici e dell’accoglienza.
Vogliamo rivoluzionare il sistema di recensioni online per permettere, finalmente, a tutti i ristoratori, albergatori e barman di poter recensire i propri clienti.
Le recensioni, come spesso accadono, le potete leggere sul sito.
Sono delle storie, degli aneddoti, vissuti raccontati dallo staff all’interno del ristorante a contatto col cliente, poi scritti sul portale.
La funzione di Breaktheadvisor è proprio quella di “digitalizzare” e poter usare, come promozione alternativa del proprio locale, di raccontare alcuni episodi, positivi o negativi che siano, ma sempre raccontati con lo stile che distingue la categoria, a volte anche divertenti.
Anche la parte ironica è fondamentale, infatti, spesso nei siti di recensione, dove sono i clienti a recensire le attività, si tende a prendersi troppo sul serio, con giudizi cattivi e senza criterio.
Gli operatori del settore ne traggono beneficio? In che modo?
La piattaforma è online da pochissimi mesi, quindi i risultati sono ancora relativi, ma possiamo dire che l’interesse e soprattutto, la curiosità, è molta.
Alcuni hanno beneficiato delle recensioni, per descrivere, aggiornare e informare la loro pagina social del ristorante, rendendole ancora più vive e interattive.
Anche il cliente finale si sente chiamato in causa, nel bene o nel male, si cerca di immedesimarsi nelle storie positive e di prendere le distanze da quelle negative. In ogni caso vediamo che c’è sempre un sentimento di solidarietà e comprensione verso le storie che vengono raccontate su Breaktheadvisor.com. Con questo sito si vuole educare il cliente, farlo immedesimare nelle vesti di ristoratore, si vuole far cercare di far comprendere al cliente che in realtà non ha sempre ragione come si vuol far pensare, anzi! Dietro alla ragione che pensa di avere il cliente, c’è sempre l’esperienza, la passione del ristoratore che investe, ma che, allo stesso tempo, deve fare i conti con i limiti,i sacrifici nel lavorare le festività, trascurare la famiglia, responsabilità, costi fissi da ammortizzare e chi ne ha più ne metta.
Inoltre, all’interno del sito si potranno trovare anche le indicazioni per i corsi professionali dei nostri partners (ALMA e Fooditality), news di settore e aggiornamenti su eventi.
Quale è stata la recensione che ti ha colpito maggiormente finora?
Ce ne sono molte, si racconta di persone che hanno preteso di vedere il tramonto a mezzogiorno dalla finestra di un ristorante, altri clienti che pensavano ci fosse un buco nel bagno invece si trattava semplicemente della turca. Mentre altri rispondono a recensioni fatte dai clienti che non spiegano in maniera corretta la vicenda accaduta. Breaktheadvisor permette invece di poter raccontare la propria versione dei fatti senza dover per forza rispondere ad una provocazione diretta.
Cosa garantisce la piattaforma?
A differenza di altri siti di recensione, Breaktheadvisor.com è molto affidabile, perché è indispensabile l’identificazione tramite Codice Fiscale (per utenti comuni) e Partita IVA (per le aziende). Un’azione che farà perdere molti utenti falsi e soprattutto i fake in giro per il mondo, ma sicuramente ci guadagniamo di serietà!
Quante volte avete sentito dire a qualche ristoratore, albergatore o barman: “Ah, lascia perdere, potrei scrivere un libro con le cose che succedono nel mio locale”. Beh, penso che con Breaktheadvisor sia arrivato il momento di scrivere finalmente un libro anche se virtuale, dando finalmente l’occasione di poter raccontare la propria passione.