Spesso considerato uno sport minore, il ciclismo pretende di essere ascoltato, vissuto, foraggiato. È l’accorato appello di Michele Cicciarelli, Vice Presidente della A.S.D. New Bike Andria, una realtà presente da più di dieci anni sul territorio regionale e nazionale. Una competenza tecnica e logistica, quella di Michele, volta a sostenere le associazioni sportive nostrane che intendono farsi conoscere, organizzando, con fluidità, eventi, manifestazioni e competizioni, anelando ad una più cospicua partecipazione agonistica femminile.

Ciao, Michele. Partirei da una pratica ciclistica che si va sempre più affermando, la mountain bike. Cosa differenzia la mountain bike (medio o lungo fondo) dal più classico ciclismo su strada?

La Mountain Bike è una bici che permette di percorrere percorsi fuori strada, percorrendo tratturi, sentieri, strade bianche a pieno contatto con la natura.

Riconosciuto da FCI (Federazione Ciclistica Italiana) e UCI (Unione Ciclistica Internazionale), il percorso sterrato offre particolari vantaggi per l’endurance agonistica dell’atleta?

Il ciclista che pratica mountain bike oltre a possedere doti atletiche legate alla pura pratica del ciclismo, dovrà anche avere doti di agilità, tecnica, destrezza al fine di affrontare nel migliore dei modi gli imprevisti, sempre presenti.

Quali sono i rischi maggiori a cui va incontro un neofita della bicicletta?

Un neofita, deve solamente ricordarsi due cose: indossare SEMPRE il casco; secondo, la strada è di tutti (comprese le auto). Per il resto c’è solo da divertirsi.

A cosa è dovuto lo scarso coinvolgimento femminile nelle dinamiche di questo sport?

Perché è uno sport molto faticoso, dove serve solo forza fisica ma anche coraggio, spirito di avventura e adattamento per affrontare le varie avversità e difficolta che un percorso fuori strada può presentare. La bici necessita anche di sacrificio, è uno sport duro e non tutte le ragazze sono pronte a praticarlo. In realtà il ciclismo è uno sport ideale perché tonifica gambe e glutei, mantiene sotto controllo il peso, rafforza la muscolatura, il sistema immunitario insomma innumerevoli benefici.

Come si potrebbero superare gli ostacoli che, attualmente, impediscono la diffusione e la fruizione popolari del ciclismo?

Bisognerebbe sensibilizzare maggiormente enti come Comuni, Regioni ed Istituzioni varie. Promuovere innanzitutto lo sport in generale, e in particolare il ciclismo che spesso viene considerato uno sport di “serie B” o addirittura “serie C”. Sostenere le associazioni sportive locali dando la possibilità di farsi conoscere e organizzare con fluidità eventi, manifestazioni e competizioni.