BARI-NORD: FERMATA CASA

Quei treni non sono soltanto dei treni…

Non voglio parlare del disastro che ci ha colpiti, anche troppo da vicino, vorrei e raccontarvi quello che per noi pendolari, lavoratori e studenti è la Bari-Nord. Non è soltanto un treno, giallo o bianco e azzurro sul quale salire per raggiungere una meta: quei treni sono una piccola grande famiglia. Sì, proprio così. La gente che ci sale impari a conoscerla giorno dopo giorno, andata dopo ritorno.

Conosci gli orari, le abitudini di tutti, i posti che occuperanno, i giochi di società che faranno, i libri che leggeranno, le cuffie che suoneranno. Conosci a memoria la loro fermata, ma sai anche che il giorno dopo, quando quelle porte si apriranno, loro saranno ancora lì per affrontare con te un altro viaggio.

Quando fai parte della “famiglia Bari-Nord”, la gente la saluti come foste amici da anni, il buongiorno lo dici come quando apri la porta di casa, il tuo posto nel vagone lo trovi sempre libero, come a tavola dove ognuno ha il suo.

Impari anche a riconoscere il controllore dal capotreno dal modo in cui pronunciano quelle paroline “biglietti prego, abbonamento, faccia vedere”. Quelle parole riecheggiano anche quando non vengono pronunciate. In stazione ti prepari a partire o acceleri il passo, quando incroci il macchinista che sta per salire sul tuo treno con la tua postina o valigetta che appoggerà rigorosamente sulla poltrona accanto alla sua postazione. E come quando una famiglia parte per le vacanze, così la Bari-Nord, quando tutti sono sul treno, le porte puntuali si chiudono e si parte.

La radio accompagna ogni singolo viaggio, Radio Bari-Nord, è vero la hit list non è delle migliori, ma nulla importa, tanto le conosci tutte ormai e infatti ti incavoli quando quella vocina elettronica interrompe il brano per ricordarti “prossima fermata… premere l’apposito pulsante verde”.

Sì, prossima fermata! Anche martedì 12 luglio quella voce ha parlato, ha avvisato della fermata: “Prossima fermata Paradiso!”

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