Giornalista e un po’ girovaga. Curiosissima. Non è esperta di niente. Così su due piedi le vengono in mente: mare, fuoco, libri, cinema, castelli, puzzle, vino buono, parole crociate. Spera che le domande abbiano risposte. Le piacciono le persone, e quindi le storie. Ha cominciato a scrivere favole a sette anni perché credeva alla magia. Scrive perché ci crede ancora.
«Ma lietamente a me medesma indulgo
la cagion di mia sorte, e non mi noia;
che parria forse forte al vostro vulgo»
(Paradiso IX, vv.34-36)
Siamo ancora nel...