Lo scorso 8 marzo, presso la Casa di Reclusione di Turi, si è tenuto un incontro di formazione sulle stereotipie di genere. Nell’occasione, Francesco Giordano ha consegnato al direttore Paolo Farina il testo che, su sua espressa autorizzazione, pubblichiamo qui di seguito.
Oggi non sono qui ad omaggiarti con fiori, cioccolatini e palloncini a forma di cuore, ma voglio regalare a te, Donna, un qualcosa di più grande e molto prezioso.
Dono a te il mio sole, che possa baciare la tua pelle con i suoi raggi.
Dono a te il mio mare, ove tu possa nuotare libera, senza alcun pregiudizio.
Dono a te il mio vento, che possa soffiare forte, sì da spazzare via quel velo che copre il tuo splendido viso fin da quando hai 16 anni.
A te, Donna Pakistana, Donna Afgana, dedico la Giornata dell’8 marzo, con l’augurio più grande che un giorno possiate essere libere e non più sottomesse, obbligate e uccise da una dittatura terroristica.
Francesco Giordano