Lo scorso 8 marzo, presso la Casa di Reclusione di Turi, si è tenuto un incontro di formazione sulle stereotipie di genere. Nell’occasione, Francesco Giordano ha consegnato al direttore Paolo Farina il testo che, su sua espressa autorizzazione, pubblichiamo qui di seguito.

Oggi non sono qui ad omaggiarti con fiori, cioccolatini e palloncini a forma di cuore, ma voglio regalare a te, Donna, un qualcosa di più grande e molto prezioso.

Dono a te il mio sole, che possa baciare la tua pelle con i suoi raggi.

Dono a te il mio mare, ove tu possa nuotare libera, senza alcun pregiudizio.

Dono a te il mio vento, che possa soffiare forte, sì da spazzare via quel velo che copre il tuo splendido viso fin da quando hai 16 anni.

A te, Donna Pakistana, Donna Afgana, dedico la Giornata dell’8 marzo, con l’augurio più grande che un giorno possiate essere libere e non più sottomesse, obbligate e uccise da una dittatura terroristica.

Francesco Giordano


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Chi siamo? Gente assetata di conoscenza. La nostra sete affonda le radici nella propria terra, ma stende il proprio orizzonte oltre le Colonne d’Ercole. Perché Odysseo? Perché siamo stanchi dei luoghi comuni, di chi si piange addosso, di chi dice che tanto non succede mai niente. Come? I nostri “marinai/autori” sono viaggiatori. Navigano in internet ed esplorano il mondo. Sono navigatori d’esperienza ed esperti navigatori. Non ci parlano degli USA, della Cina, dell’Europa che hanno imparato dai libri. Ci parlano dell’Europa, della Cina, degli USA in cui vivono. Ci portano la loro esperienza e la loro professionalità. Sono espressioni d’eccellenza del nostro territorio e lo interconnettono con il mondo. A chi ci rivolgiamo? Ci interessa tutto ciò che è scoperta. Ciò che ci parla dell’uomo e della sua terra. I nostri lettori sono persone curiose, proprio come noi. Pensano positivo e agiscono come pensano. Amano la loro terra, ma non la vivono come una prigione. Amano la loro terra, ma preferiscono quella di Nessuno, che l’Ulisse di Saba insegna a solcare…

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