“Hanno cambiato la nostra comprensione di come l’mRNA interagisce con il nostro sistema immunitario”, si legge nella motivazione del Premio

“Grazie alle loro scoperte rivoluzionarie, i due scienziati hanno contribuito allo sviluppo di vaccini durante una delle più grandi minacce alla salute umana nei tempi moderni”.

Questa la motivazione del Comitato di Stoccolma per il premio assegnato a Katalin Karikò e Drew Weissman, meritevoli di aver gettato le basi per i vaccini a mRna messaggero che hanno reso possibili i vaccini anti-Covid, rendendo possibile la comprensione della modalità con cui il nostro mRna interagisce con il nostro sistema immunitario.

L’ungherese e l’americano intascano, così, parte degli  11 milioni di corone svedesi (circa un milione di dollari) che il Nobel mette a disposizione, fornendo al Mondo intero una scoperta di inestimabile valore.

Katalin Karikò ha 68 anni, è nata in Ungheria in una famiglia povera. Nel 1985 scappa dal paese grazie a una borsa di studio per un dottorato negli USA, portando nell’orsetto di peluche della figlia, i risparmi di una vita. I suoi studi sull’mRNA inizialmente erano respinti dai colleghi e negli anni ’90 faticava a trovare finanziamenti per la sua ricerca. La svolta è arrivata con l’incontro con Weissmann mentre erano in fila per una fotocopiatrice all’università della Pennsylvania. L’uomo stava lavorando a un vaccino contro l’Aids e le diede un’idea per rendere più stabile l’RNA per poterlo usare nei vaccini. In quello sviluppato per il Covid viene usato la sequenza di RNA relativa alla proteina spike per spingere le cellule ad assemblare la proteina spike del virus, che viene così riconosciuta dal sistema immunitario sviluppandone le contromisure.

Karikò è vicepresidente senior di BioNTech Rna Pharmaceutical e dal 2021 è professoressa della Perelman School of Medicine della Pennsylvania.

Drew Weissman è americano, nato in Massachusetts, attualmente è direttore del Penn Institute for RNA Innovations, nel 1997 aveva fondato un gruppo di ricerca alla Perelman School. I due vincitori si dividono un premio da 11 milioni di corone, che corrispondono a un milione di euro. Lo scorso anno il Nobel per la Medicina è stato vinto da Svante Paabo, scienziato svedese che ha svelato i segreti del passato dell’uomo attraverso lo studio del DNA dei primitivi.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.