Un primato per la Puglia che vedrà sorgere il primo spazioporto d’Europa sul proprio territorio

Seconda stella a destra…Questo è il cammino…E poi dritto, fino al mattino” è la prima strofa di una celebre canzone di Edoardo Bennato, “L’isola che non c’è” ed è la prima cosa che balza alla mente pensando che dalla nostra Puglia potremo dare uno sguardo verso il futuro, immaginando dei veri e propri voli spaziali.

L’aeroporto “Marcello Arlotta” di Taranto-Grottaglie diventa il primo spazioporto d’Europa.In questa infrastruttura si svolgeranno, già tra qualche anno, voli sperimentali suborbitali, quelli cioè collocati nella fascia di quota tra i 10 e i 100 km (al disotto di tale fascia volano gran parte dei voli di linea), l’addestramento di astronauti e piloti, la cura dei sistemi di lancio per piccoli satelliti, oltre al turismo spaziale con il relativo indotto.

Una notizia di non poco conto, considerando che si parlava dell’individuazione di uno scalo del genere già da alcuni anni. Infatti, l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), quando ha dovuto valutare sui “Criteri per l’individuazione degli spazioporti” idonei a svolgere tale funzione per voli a decollo e atterraggio orizzontale, ha indicato nell’aeroporto “Marcello Arlotta” di Taranto-Grottaglie lo “spazioporto per lo sviluppo sostenibile del settore dei voli commerciali suborbitali” e, contestualmente, lo ha dichiarato “infrastruttura strategica nazionale”.

Le valutazioni dell’ENAC che hanno portato alla scelta dell’aeroporto pugliese, lo indicano come l’opzione migliore tra le diverse candidature italiane (tra queste, Sardegna, Sicilia, Friuli Venezia Giulia) ma anche europee.

Una bella soddisfazione per la Puglia. A fine ottobre di quest’anno è così giunto, sempre dall’ENAC, il “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli spazioporti”.Con l’adozione di questo provvedimento ha avuto inizio la fase operativa che andrà ad arricchire l’offerta infrastrutturale di settore e verrà consentito uno sviluppo dell’intero sistema aeronautico nazionale. Ciò apre una nuova pagina, tutta da scrivere, per Taranto-Grottaglie, la Puglia el’Italia.

Per chi non lo sapesse, alla punta dello stivale d’Italia, tra le province di Taranto e Brindisi, sorgeuno dei poli aeronautici più importanti d’Italia e d’Europa, grazie a Leonardo ed Alenia-Finmeccanica(la Boing costruisce qui alcune parti dei propri aerei).

Nel vicino aeroporto militare di Grottaglie, la Marinaha una delle più importanti   Stazioni di Aeromobili. Stiamo parlando di velivoli aerotattici a decollo ed atterraggio verticale –gli AV-8B Plus Harrier II-, oltre agli elicotteri AB 212 adesso ci sono i ’SH-90, che sono gli elicotteri che in qualunque condizione meteo possono trarre in salvo naufraghi o prestare soccorso quando ci sono incendi a bordo delle navi anche in pieno Mediterraneo. A questo si aggiunge che l’aeroporto militare di Brindisi è “sede della più grande Base Logistica al mondo dell’ONU (UNLAB) con depositi del PAM (Programma Alimentare Mondiale)”, di “stoccaggio dei materiali e mezzi per le operazioni di Peace Supporting ONU”.  Inoltre tra Taranto e Martina Franca vi sono basi sia dell’USAF che della Marina Militare Americana.

Questi richiami c.d. militari sono necessari perché fungono da premessa per quello che sarà l’accordo sottoscritto nel marzo del 2014, a Washington, presso la sede dell’Ambasciata d’Italia in occasione degli accordi sul “Memorandum of Cooperation (MoC) on the Commercial Space Transportation” tra l’ENACe l’equivalente americana, Federal Aviation Administration (FAA), da cui è scaturita la scelta che poi ha portato a decretare il primo spazioporto d’Europa presso l’aeroporto “Marcello Arlotta” di Taranto-Grottaglie.

Una intesa che, è bene ribadirlo, vede in prima fila sia il Politecnico di Bari che l’Unisalento, poli universitari d’eccellenza.

Questo ambizioso progetto assunse maggior spessore nel 2017, quando fu siglato prima un accordo di cooperazione tra la statunitense FAA (Federal Aviation Administration), l’ENAC e l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana),che tracciò le linee guida sul “Commercial Space Transportation”. Quindi, nello stesso anno, seguì un secondo accordo, questa volta tra l’Altec di Torino (società partecipata da ASI e Thales Alenia Space) e la Virgin Galactic di Richard Branson con il quale si ufficializzò il percorso di collaborazione con i privati per la commercializzazione dei voli suborbitali.

Una bella soddisfazione per un aeroporto che nacque principalmente dall’esigenza di difendere il porto di Taranto. Infatti, nel 1915, all’inizio della prima guerra mondiale, furono costruiti i primi hangar per dirigibili e piccoli aerei. Successivamente, nel 1916 la base passò sotto il comando dell’Armata Navale. Negli anni venti, divenne Scuola Centrale di Pilotaggio per allievi di varie nazionalità. Durante il II conflitto mondiale, esattamente nel 1943, l’aeroporto subì pesanti bombardamenti. Dopo l’8 settembre fu occupato dall’aviazione inglese e nel 1945 fu restituito all’Aeronautica Militare Italiana. A dicembre del 1950 iniziò la ricostruzione dell’aeroporto e si insediò una nuova scuola di pilotaggio.

Arriviamo quindi alla storia più recente: nel 1964 divenne aeroporto civile. Nel 1969, lo scalo venne chiuso per essere riaperto nel 1985. Nel frattempo venne anche adibito ad uso militare per conto della Marina Militare. Rimase attivo fino al 2003 per via della presenza di alcune compagnie aeree che si interessarono allo scalo ionico. Nel 2005 il gruppo Alenia-Aeronautica divenne partner della Boeing per la realizzazione delle fusoliere e del piano di coda del nuovo Boeing 787.  Il 15 dicembre 2006, venne inaugurata la nuova pista, la sesta più lunga d’Italia, dagli originari 1.860 m agli attuali 3.800 m.Dal 2013 è inserito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nella lista degli aeroporti di rilevanza nazionale. Siamo al maggio 2018, quando l’aeroporto di Taranto-Grottaglie è individuato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dall’ENAC  per realizzare il primo spazioporto italiano operativo per i voli suborbitali. Attualmente, l’aeroporto è in parte ad utilizzo militare, avendovi sede la stazione aerea MARISTAER Grottaglie della Marina Militare e la Sezione Aerea Manovra della Guardia di Finanza.


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Nato a Bari nel 2003, vive e frequenta il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” a Bisceglie. Si definisce un amante delle materie scientifiche, pratica il calcio amatoriale e l’attività fisica e tifa per il Milan, per il quale nutre una autentica venerazione. Ama il mare e la campagna, il buon cibo e la vita all’aria aperta. Musicalmente preferisce ascoltare brani italiani, in special modo quelli di Ultimo e Tommaso Paradiso, ma ascolta anche brani stranieri, come quelli di Shawn Mendes e Bruno Mars. Non rinuncia mai ad una serata in compagnia di amici, specie se sono quelli con i quali è facile parlare di sport ma anche di altri piaceri come quelli de la bonne vie. Desidera viaggiare e visitare in particolare le città d’arte. Scrive per esternare le sue passioni.