Mercoledì 8 settembre, un po’ di sano zapping pre-ritirata a nanna e chi ti trovi? I Casamonica a “Porta a Porta”…

Ora, senza voler ripetere le polemiche che si sono immediatamente scatenate su tutti i Media, proponiamo un ragionamento “per absudurm”, proprio come insegnano a scuola i prof di geometria. Dunque, ammettiamo pure che i suddetti siano persone rispettabilissime (oddio: non nel senso del “baciamo le mani”!), ammettiamo che il diritto all’informazione vada sempre esercitato, ammettiamo che Vespa sappia fare il suo mestiere come pochi in Italia, tutto ciò premesso, nondimeno ci chiediamo: non c’è un limite alla decenza?

Poniamo questa domanda come chi la puntata non l’ha neppure vista perché non ha voluto vederla – non abbiamo retto allo shock e abbiamo fatto una scelta, come dire, “ideologica” – la poniamo, dunque, in astratto, a priori e a prescindere, senza entrare nel merito. Del resto, per chi volesse conoscere le dichiarazioni della figlia e del nipote di Vittorio Casamonica, presenti in studio, non avrà difficoltà a ritrovare in Rete i vari resoconti che diverse testate hanno puntualmente presentato.

A chi invece non andasse, cosa più che comprensibile, di compiere questo sforzo, basterà esercitare per un attimo la fantasia o meglio l’intuito. Cosa volete che possa aver dichiarato a “Porta a porta” Vera Casamonica, figlia del fu Vittorio? Ma è ovvio: che suo padre era un sant’uomo, che non ha mai fatto male a nessuno, che il funerale era un’attestazione di affetto e che lei lo rifarebbe tale e quale, perché il suo papà era per loro un vero “re”, anzi, un “papa buono” che amava vestire di bianco… Il tutto condito dal sorriso sornione del buon Vespa che, evidentemente, con chi ha un fare “burino” ci sguazza.

Ripeto: finché si è nel legittimo, ognuno la pensi come vuole. Ma la domanda che abbiamo posto per noi rimane e anzi la riformuliamo: egregio dott. Vespa, tutto pur di aumentare lo share? È giusto che lei se ne infischi della sensibilità di chi paga il canone (e, dunque, paga anche lei) pur di portare a casa uno scoop? Tante polemiche sul funerale Casamonica e ora lei chiede ai parenti di portare le loro PRIVATE ragioni sulla rete PUBBLICA per eccellenza? Glielo chiediamo di nuovo: nessun limite alla decenza?

Per noi, che al suo cospetto potremmo apparire delle formiche, il limite c’è e va rispettato. Del resto, come è noto, nel loro piccolo anche le formiche si incazzano. Per questo abbiamo spento la TV, ieri sera, per porre un freno “senza se e senza ma” al suo modo di fare giornalismo. Un modo che per decenza, appunto, ci asteniamo dal qualificare, ma che di certo non è il nostro e non è neppure quello atteso, vogliamo sperare, dalla maggior parte degli italiani. Proprio gli stessi che le pagano il canone.


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La mia fortuna? Il dono di tanto amore che, senza meriti, ricevo e, in minima parte, provo a restituire. Conscio del limite, certo della mia ignoranza, non sono mai in pace. Vivo tormentato da desideri, sempre e comunque: di imparare, di vedere, di sentire; di viaggiare, di leggere, di esperire. Di gustare. Di stringere. Di abbracciare. Un po’ come Odysseo, più invecchio e più ho sete e fame insaziabili, che mi spingono a correre, consapevole che c’è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo. Il Tutto mi asseta. Amo la terra di Nessuno: quella che pochi frequentano, quella esplorata dall’eroe di Omero, ma anche di Dante e di Saba. Essere il Direttore di "Odysseo"? Un onore che nemmeno in sogno avrei osato immaginare...

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