Sogno di un banchetto perfetto in un mondo imperfetto

Sogno di un banchetto perfetto in un mondo imperfetto

– Vuoi venire al Centro Universitario? C’è una conferenza sul sacerdozio alle donne. Viene un teologo molto bravo, aperto. Forse vale la pena.

Ci metto un po’ di tempo prima di decidere. Da qualche tempo soffro di una sorta di saturazione. Sentir parlare di religione, di teologia, d’esegesi mi provoca un leggero senso di nausea. Reagisco come posso, riponendo i libri su questi argomenti al loro posto, ai piani alti della libreria, prendendo gli scritti di Camus con l’intenzione di dare un colpetto a un saggio in cantiere da anni, ritornando a leggere Consolo, Biamonti, i poeti, Bertolucci, in questo momento…

Alla fine ho detto va bene, e siamo andati a sentire l’illustre teologo. Le solite persone, le ritroviamo da anni, instancabili e insaziabili, un po’ invecchiate. Le più zelanti, munite di penna e calepino; le più tecnologiche hanno già piazzato lo smartphone sul tavolo davanti al quale siederà l’illustre teologo. Arriva, molto casual, jeans e maglione, poggia una bibbia sul tavolo, si toglie l’orologio e se lo mette davanti, per rispettare i tempi e lasciare spazio alle domande. Chi lo presenta, informa che ha scritto alcuni libri importanti sull’argomento e molti articoli su riviste teologiche piuttosto note.

L’esposizione è brillante, garbata, senza sorprese: quel che dice la Scrittura, a che punto è la riflessione teologica, le remore antropologiche, le prospettive… Per allentare la tensione e stimolare il dialogo, l’illustre teologo racconta una storiella. Tra gli argomenti biblici c’è quello che rileva come durante l’ultima cena, al momento dell’istituzione dell’eucaristia, e quindi del sacerdozio, non fossero presenti delle donne, ma solo uomini. Argomento che l’illustre teologo confuta, sorridendo, con una battuta: che non ci fossero donne è tutto da provare, è sicuro invece che non c’erano polacchi… Il sorriso dei presenti dice chiaro che l’allusione al papa è stata colta. Solo qualcuno si volge al vicino più svelto per una spiegazione.

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Seduto comodamente su una poltrona ikea, ho appena finito di vedere Beautiful, quindici minuti, dice mia moglie, di necessaria stupidità quotidiana. Spenta la tv, comincio a fantasticare, ritorno con la mente sull’esposizione dell’illustre teologo, poi scivolo nel sonno e comincio a sognare. Mi trovo in una grande sala, dove c’è molta gente che assiste a una messa, il prete che compie il rito è rivestito di paramenti rossi. A sinistra, accanto al fonte battesimale, al posto del cero pasquale c’è uno di quegli orologi antichi, come se ne vedono ancora in alcuni paesini. Ad un certo punto m’accorgo che le lancette cominciano a girare vorticosamente, è passato un anno, poi un altro, poi un altro ancora…

Il sogno continua, ma la scena è mutata: al posto dell’altare c’è una gran tavola imbandita e molte persone vi hanno preso posto. Al centro c’è un uomo con la barba, rivestito di una tunica bianca; compie dei gesti, i commensali sorridono e pregano. A sinistra, c’è lo stesso orologio su un alto piedistallo, e le lancette girano sempre vorticosamente. L’uomo vestito di bianco si alza e prende posto all’altro capo della tavola. Al suo posto va a sedere una donna, tutta vestita di bianco, prega, sorride e canta. Le lancette dell’orologio a sinistra continuano a girare vorticosamente. Sento una stretta d’angoscia per il tempo che passa, ma l’angoscia scompare: intorno alla tavola adesso c’è solo gente che sorride, parla, prega, canta. Poi cominciano a mangiare insieme e l’atmosfera è distesa. Mi sveglio di soprassalto.

– Perché non vai a dormire invece di startene lì tutto storto!

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Gli amici sono partiti, sono solo sulla terrazza, sotto un cielo pullulante di stelle, lo stesso cielo che hanno visto Zenone e Parmenide. Improvvisamente, prende a cadere una pioggia di stelle. Non m’era mai capitato di vederne tante. Quando lo spettacolo sembra terminato, un’ultima stella disegna lentamente una lunga scia nel cielo, da occidente verso oriente, indugia, come appesantita, poi raggiunge le altre.

La coppia che alloggia nel locale sottostante sta scendendo. Lei dice: «Vedrai, è solo questione di tempo».