È una donna giovane, sulla trentina, indossa un abito lungo…

È una donna giovane, sulla trentina, indossa un abito lungo. È seduta in controluce davanti ad un piccolo tavolo che contiene appena la macchina da scrivere e dei fogli bianchi appoggiati di lato.

I capelli di Francesca, così si chiama la donna, sono raccolti accuratamente sulla nuca in uno chignon, evidenziando il suo collo sottile, il profilo raffinato.

La finestra lascia entrare una luce calante: è il tramonto. Dai vetri si scorge un piccolo balconcino in pietra con dei gerani molto curati e di un rosso vivo che contrasta con la penombra dell’interno.

Il ticchettio dei tasti procede senza sosta, ha un suo ritmo, a volte accelerato, poi delle pause, brevi, durante le quali le dita sottili di Francesca restano sospese, per poi riprendere, come in una corsa o un ballo di tip-tap. E quando va a capo, la scrittura riceve nuova energia e il fiume dei suoi pensieri e delle sue emozioni riprende a tambur battente.

È uno dei più bei ricordi che ha di suo padre. Fu lui ad insegnarle a battere a macchina. È uno dei pochi ricordi che ha di suo padre nell’infanzia, quando nel suo studio, con dolcezza e pazienza, le insegnò qualcosa che non sapeva la avrebbe accompagnata per sempre: la scrittura.

In quello studio si facevano calcoli e si tenevano le contabilità, eppure Francesca, chissà dove, catturò poesia ed emozioni e i desideri che le persone che passavano di lì lasciavano cadere dalle tasche del cuore.

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(Racconto breve frutto dell’incontro con Paolo Farina durante i laboratori

“Scrivere a Ceglie Messapica” dell’Ass.ne Graphein).


FontePhoto credits: Patrizia Miali
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Nata a Martina Franca, dopo il Diploma Scientifico, si trasferisce a Roma laureandosi in Lettere e Filosofia, con indirizzo Discipline dello Spettacolo ed una tesi in Storia del Teatro. Contemporaneamente ai suoi studi universitari, pratica danza e teatro, approfondendo le tecniche di Grotowski ed Eugenio Barba. Scopre ben presto anche la sua passione per la fotografia, che la porterà negli anni a realizzare numerose esposizioni e ad appassionarsi di fotoreportage. Documenta in Argentina la lotta delle Madri di Piazza di Maggio e approfondisce lo studio del fotogiornalismo con un Master in Fotoperiodismo a Barcellona (Spagna). Si interessa di consapevolezza e ricerca spirituale, formandosi in varie tecniche di Meditazione, Reiki e altre discipline olistiche. Svolge numerosi lavori: insegnante di italiano per stranieri, (Diploma DITALS), organizzatrice di eventi (Master in organizzazione eventi culturali), fotografa, segreteria organizzativa di Festival musicali (Pietre che Cantano, Cisternino). Corona il suo iter formativo con il Diploma di Gestalt Counselor presso l’Istituto Gestalt di Puglia, nel gennaio 2014, riconosciuto dall’associazione CNCP (Coordinamento Nazionale Counselor Professionisti). Grazie al Counseling crea un percorso di crescita personale e consapevolezza che unisce tutte le risorse acquisite negli anni, integrando consapevolezza e creatività, dove il mezzo creativo/artistico (teatro, danza, fotografia, scrittura creativa) e le tecniche di meditazione si integrano con le tecniche del Counseling e della Gestalt nel sostenere e supportare la conoscenza di se stessi e rapportarsi alle problematiche quotidiane e alle scelte di vita con maggiore creatività e attivare un proprio personale percorso di cambiamento e/o miglioramento del proprio essere al mondo. Il primo di questi percorsi “CreAttivi_Amo la Vita!” ha avuto luogo presso l’Ass.ne Culturale “Il Tre Ruote Ebbro” a Locorotondo nel 2015/2016. Attualmente sta completando la formazione in Bioneuroemociòn, presso l’Enric Corbera Institute di Barcellona (Spagna).

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