Intervista col noto linguista dell’Accademia della Crusca. Una grande lezione su come insegnare con passione ed umiltà: “Dipende da noi!”

screenshot-2016-09-30-14-52-14“L’occhio, l’orecchio e la grammatica”: questo il tema della lectio magistralis che il Prof. Francesco Sabatini, linguista, filologo e lessicografo italiano, Presidente Onorario dell’Accademia della Crusca, ha tenuto, questa mattina, alle 10.30, nell’auditorium del Liceo Scientifico “R. Nuzzi”, ad Andria.

Ad ascoltarlo, trecento studenti, incantati per oltre due ore, mentre il prof. Sabatini spazia dal greco al latino, dalle neuroscienze all’etimologia, spiegando come occhio e orecchio concorrano alla definizione del linguaggio, passando attraverso gli impulsi elettro-chimici del cervello.

E dà una grande lezione su cosa voglia dire insegnare con passione e umiltà.

 

Professore, ascoltando la sua dotta lectio magistralis, una domanda sorge subito spontanea: la suddivisione tra Liceo Classico e Liceo Scientifico non dovrebbe esistere?

È vero. Quindi, non mettete barriere fisse: non solo tra Classico e Scientifico, ma nemmeno tra Istituti Tecnici o altri indirizzi di studio. Sono tutte conoscenze: o dirette su materia, strumenti, ecc., o attraverso il linguaggio che le trasmette. Un Liceo Classico che perda il contatto con le cose è povero, non dice nulla e non piace. Un Liceo o altro tipo di corso di studi che presenti le attività, le cose, senza educare al linguaggio di quelle cose, resta sordo e cieco.img_9678

Due ore e più con trecento studenti incollati alle loro sedie, oserei dire a bocca aperta, mentre sentivano parlare di grammatica, neuroscienze e quant’altro: verrebbe da dire, che oltre alla playstation o alla musica sparata da uno stereo col volume a palla, ci sono altre vie per appassionare questi ragazzi. Qual è il segreto?

Comunicare quello che noi sappiamo, sperando di saperlo in modo sufficientemente chiaro, e comunicarlo nel loro interesse, non per nostra esibizione e pompa. Pensando all’uso che ne possono fare loro. Allora quello che noi spieghiamo viene accolto e rielaborato. E ci danno la soddisfazione di andare avanti col proprio cervello.

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La domanda che più l’ha incuriosito, divertito o sorpreso?

Me ne hanno fatte diverse, tutte belle e importanti. Sono soddisfatto perché le domande rispondevano allo stimolo di capire meglio un meccanismo…

Allora davvero c’è speranza per il nostro futuro? Si sente spesso ripetere che questi giovani non studiano e non riflettono abbastanza…img_9695

Dipende da noi. Dipende da noi – ripete, fissando negli occhi gli studenti che assistono all’intervista, ndr – Non per dire che siete bravi per natura. Dipende da quello che vi abbiamo fatto fare prima, dalla nascita in poi. I responsabili siamo noi: primo perché vi facciamo nascere, poi per come vi guidiamo ad andare avanti. Certo, da una certa età in poi, dovete collaborare, sennò, semplicemente, non ce la facciamo, e allora vi bastoniamo. Meglio che collaboriate perché tanto, come abbiamo visto per quanto riguarda la lingua, lo studio più noioso per definizione, la grammatica, non è altro che lo studio del vostro cervello: e per usarla nella maniera più efficace attraverso la comunicazione scritta dovete capire la meccanica di questo strumento. Senza capirla, non funziona. E c’è tutta la vita per continuare a imparare.

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FontePaolo Farina
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La mia fortuna? Il dono di tanto amore che, senza meriti, ricevo e, in minima parte, provo a restituire. Conscio del limite, certo della mia ignoranza, non sono mai in pace. Vivo tormentato da desideri, sempre e comunque: di imparare, di vedere, di sentire; di viaggiare, di leggere, di esperire. Di gustare. Di stringere. Di abbracciare. Un po’ come Odysseo, più invecchio e più ho sete e fame insaziabili, che mi spingono a correre, consapevole che c’è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo. Il Tutto mi asseta. Amo la terra di Nessuno: quella che pochi frequentano, quella esplorata dall’eroe di Omero, ma anche di Dante e di Saba. Essere il Direttore di "Odysseo"? Un onore che nemmeno in sogno avrei osato immaginare...