Tra le novità dello scorso Carnevale di Santhià, piccolo Comune del Piemonte, spicca il quadro di Mariella Sellitri, artista andriese consacratasi a livello internazionale per aver esposto, grazie a Fabrizio Gatta, i suoi lavori nelle strade di New York e Zamosc, in Polonia.

Oggi Mariella gira l’Italia come ambasciatrice di buoni propositi, temi scottanti da edulcorare attraverso sublimi pensieri e rasserenanti pennellate.

Ciao Mariella. Prima della mostra milanese, hai esposto due opere “La Scogliera” e “La Forza dell’Amore” al Premio Internazionale di Arte Contemporanea di Padova. Quali nozioni hai assimilato da questa esperienza?

Mi ha insegnato che, anche in ambito artistico, il confronto è essenziale. “La Scogliera” è un’opera a rilievo, dipinta con olio e colori acrilici. Si tratta di un lavoro cosiddetto “materico”, cioè con materiale cartaceo o plastificato da applicare su tela. “La Forza dell’Amore”, invece, ritrae una donna fra i rami di un albero, una sorta di Madre Natura il cui compito è celato ma vitale.

Dal 10 al 23 aprile, invece, parteciperai alla seconda edizione collettiva artistica milanese “Woman, Woman, Again Woman”, curata dal critico Giorgio Grasso. Quale messaggio propone di lanciare l’installazione?

Un messaggio vicino alla mia idea di arte. Le mie sono raffigurazioni sociali e questo evento permette ai visitatori di ammirare tele di quaranta diverse artiste, tutte donne. Sono opere che sensibilizzano al tema dell’emancipazione femminile. Presentando “Primavera” e “Burlesque” ho voluto ritrarre i diversi aspetti della donna. Una donna fiera di sentirsi parte dell’equilibro cosmico, ma anche una donna che mostra con coraggio le pittoriche forme del proprio corpo.

Il femminicidio è argomento, ahinoi, sempre più frequente, che hai trattato, lo scorso anno, con “Il coraggio di parlare”, incisione realizzata per l’evento “L’Amore Violato”, immagine nella quale due semivolti circondano, con occhi piangenti, delle scarpette rosse. Quale significato attribuisci a questa effigie?

Le scarpette rosse simboleggiano l’infanzia stuprata, i sogni infranti, il disturbo di una violenza senza età, un odio perpetrato contro donne e bambini, anime deboli ma spiriti pronti a risollevarsi grazie alla potenza del bello, del trascendentale, dell’arte visiva che si trasforma in desiderio interiore.

Novità in cantiere?

Hanno, da poco, inaugurato la mostra “Bentornata Primavera”, a Foggia, dove esporrò un’opera intitolata “I colori dell’Anima”. Chi vivrà, vedrà. Per il momento godiamoci la bella stagione…


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.