“Chi devo chiamare se voglio parlare con l’Europa?”
Questa frase pare sia stata pronunciata diverse volte da Henry Kissinger, Segretario di Stato degli Stati Uniti negli anni ’70, quando, dovendo parlare di diplomazia con l’Europa, non sapeva a chi rivolgersi.
Dal 1 novembre, se Kissinger lo volesse ancora, potrebbe chiamare Federica Mogherini.
Sarà lei (dopo un’altra donna, la britannica Catherine Ashton), la romana Federica Mogherini, Ministro degli Esteri nel governo Renzi, ad assumere ufficialmente la carica di Alto Rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, il ministro degli esteri dell’Ue, per dirla in breve.
Tale carica è stata “istituita” solo nel 1999 dal Trattato di Amsterdam, prima di allora non c’era un vero e proprio ministro degli esteri dell’Ue e diverse persone ricoprivano ruoli simili. Anche in seguito ai fallimenti diplomatici dell’Unione Europea nella crisi Balcanica degli anni ‘90, si è deciso di introdurre una figura che esprimesse in modo lineare e deciso la “voce” dell’Unione Europea.
L’Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza è una figura a cui spetta la rappresentanza esterna della Ue. Questa funzione viene altresì designata con il termine di “Mr. o Mrs. PESC” o, nel caso della Mogherini “Lady Pesc”, ed è stata istituita per consentire all’Unione di esprimersi con maggiore visibilità e coerenza sulla scena internazionale, assumendo un volto ed una voce. La funzione di Alto Rappresentante, affidata al Segretario generale del Consiglio, è stata prevista dal Trattato di Amsterdam e affidata fin dall’inizio (autunno 1999) allo spagnolo Javier Solana.
Dopo di lui, è toccato alla britannica Catherine Ashton e, in seguito all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona (2009), l’Alto Rappresentante entra nella Commissione Europea come vicepresidente. Il ruolo principale di tale figura è quello di “incarnare” la PESC (acronimo di Politica Estera e di Sicurezza Comune), affiancandosi alla Presidenza nell’attività di rappresentanza esterna e nell’attuazione delle decisioni. La rappresentanza dell’Unione Europea spetta però anche al Presidente del Consiglio Europeo (il Polacco Donald Tusk), i due ruoli, quindi, si sovrappongono.
Nell’esercizio delle sue funzioni, l’Alto Rappresentante si avvale di un’unità politica composta da funzionari distaccati dagli Stati membri. Egli ha facoltà di nominare dei rappresentanti speciali dell’Ue, il più delle volte inviati in contesti regionali o sub-regionali di crisi.
L’Alto Rappresentante è designato dal Consiglio Europeo, dura in carica 5 anni, è, come detto, vicepresidente della Commissione Europea ed esprime e rappresenta la posizione dell’Europa nelle organizzazioni internazionali (vedi Onu).
Ma quali sono le sfide e le crisi internazionali che attendono “Lady Pesc”?
Partendo dalle sfide interne, dall’Europa, la crisi Russia-Ucraina senza dubbio. Una delle critiche mosse alla Mogherini è stata la sua inesperienza, visto che è stata ministro degli esteri italiano solo per pochi mesi. Non solo.
Altri vedevano in lei una “amica” di Putin. Falso, a giudicare dalle sue dichiarazioni. Nelle sue prime uscite da Lady Pesc, la Mogherini ha duramente criticato il Presidente Russo, reo di non rispettare i patti e di non ritirare le truppe dal confine Ucraino. La Mogherini però afferma che “i rapporti con Mosca dovranno radicalmente cambiare nei prossimi anni, la Russia non è un partner”, ha detto, “ma il nostro grande vicino orientale”. Sulla crisi con l’Ucraina bisogna tenere lontana la soluzione militare, ha affermato.
Altra spinosa questione sul tavolo della Mogherini è la questione immigrazione, da lei collegata alla crisi in Libia. Secondo la Mogherini, l’Unione Europea deve prestare più attenzione alla situazione in Libia, prossimo Paese della lista a rischiare la guerra civile. Inoltre è da li, dalla radice, dalle sue coste che va risolta la questione immigrazione. Solo con un governo libico stabile è possibile risolvere il problema del flusso ininterrotto dei barconi stracarichi di migranti.
Infine, l’Isis: “Non è uno stato, non è l’Islam, ma è una minaccia per tutti noi” , ha affermato nella sua audizione al Parlamento Europeo la Mogherini, “l’alleanza che si è formata per combattere lo Stato islamico […] è un fatto positivo, soprattutto per l’adesione dei Paesi Arabi”.
Con le sue dichiarazioni Federica Mogherini ha convinto lo scorso 7 ottobre il Parlamento Europeo che ha ufficialmente approvato, in seduta plenaria, alcuni giorni fa la nuova Commissione Europea presieduta da Jean Claude Juncker.
La nuova commissione, nonché l’Alto Rappresentante per la politica e la sicurezza dell’Unione (Lady Pesc), entreranno ufficialmente in carica il 1 novembre, non ci resta che farle i nostri più cordiali auguri.

Riccarda Lopetuso


[Foto di copertina: video.repubblica.it ]