…E l’eco vuota l’otre di parole,

dove il poeta imbeve a piene mani

al lume di una lucciola spossata,

vagante nella notte senza luna…

 

Ci mette, a cuore intero, impegno e amore,

per colorar preziosa pergamena

con versi sciolti e messi in melodia

sgorganti da strumenti immaginari…

 

e il cielo versa, un’anfora di linfa

che ammorbidisce ogni concetto duro:

arriva per mondare ogni rancore

 

e rendere alla pace il benvenuto.

Poi sulla scia dell’alba ch’è in arrivo

cogl’occhi aperti, è lì, che sogna ancora…


Fontehttps://www.publicdomainpictures.net/pictures/230000/nahled/sunrise-1501081392r1U.jpg
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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.