Omar Sy protagonista di “Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse”

Venti euro per un taxi. A salirci è una mamma dopo aver lasciato la propria figlia al suo papà naturale. L’incipit di “Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse” non è dei più originali e poco conta se il film del regista Hugo Gèlin, che sta sbancando al botteghino, sia un remake del messicano “Instructions Not Included”. A rendere inconsistente il plot è l’ambiguità di genere che mescola elementi di commedia a svolte drammatiche del tutto prevedibili.

Protagonista è Omar Sy, imponente comico salito alla ribalta internazionale per la pluripremiata interpretazione in “Quasi Amici”. Ancora una volta l’attore di colore sfoggia un sorriso smagliante, indossando i panni del buon samaritano e facendo da padre alla piccola Gloria, figlia che, improvvisamente, scopre di avere, un bitorzoluto angelo che accudisce dandogli una casa da sogno a Londra e accettando il lavoro da stuntman.
Scorrevole e, a tratti, divertente, la pellicola tocca argomenti scottanti, come l’integrazione e le unioni civili tra persone dello stesso sesso (l’amicizia con Bernie ne è un esempio).

L’escamotage adottato da Samuel (Omar Sy) per celare l’assenza di una madre irresponsabile, ricorda molto l’atteggiamento ludico di Roberto Benigni ne “La vita è bella”. Gloria giustifica l’assenza della mamma pensando che questa sia, in realtà, un’agente segreto in giro per il Mondo, le scrive mail a cui, segretamente, Samuel risponde.

Ma ecco che, otto anni più tardi, mamma Kristin (Clemence Poesy), torna online su facebook e decide di incontrare sua figlia chiedendone l’affidamento. La battaglia legale tra i due genitori ci riporta alla mente le aule di tribunale di “Kramer contro Kramer”, svelando il lato malinconico di un uomo la cui arringa difensiva pare copia-incollata dalla straziante concione di Robin Williams in “Mrs. Doubtfire”.

Immaginato come incosciente salto nel vuoto, il film si aggrappa, però, a funi di sicurezza, ghermendo standard commerciali di sicuro successo e arrivando al cuore dello spettatore dalla strada più comoda: annientare la paura di restare soli.