Le frasi che non devi mai pronunciare se non vuoi che la tua storia d’amore entri in crisi.

Le frasi che non devi mai pronunciare se non vuoi che la tua storia d’amore entri in crisi.

Vuoi che la tua relazione attraversi serena lo scorrere degli anni? Allora prendi penna e taccuino e annota. Ci sono frasi che non devi mai dire, se non vuoi arrivare ai ferri col tuo partner: parola di mediatori familiari.

Cosa non dire mai a lui

Ti senti migliore degli altri: un bel modo per uccidere l’ego del vostro maritino/fidanzato che, si sa, ci tiene a fare bella figura con te, specie davanti ad altre persone; se poi la fatidica frase è pronunciata davanti al suo amico del cuore, allora è facile che venga percepita come una sorta di tradimento, magari anche non solo “platonico”.

Come padre non sei un granché, come amante poi…: inutile dire che una frase del genere è già una dichiarazione di divorzio; la cosa più facile che lui ti possa rispondere è: “E allora perché stai con me?” Anche se si tratta di frasi buttate lì “per scherzo”, restano difficili da digerire e dimenticare, perché mettono in seria discussione il fattore identitario della vostra dolce metà.

Non sei buono nemmeno a mantenere la tua famiglia: immaginate un uomo già frustrato di suo, in tempo di crisi economica, con problemi sul lavoro che magari ha perso o rischia di perdere e non vi sarà difficile capire come una frase del genere non aiuti di certo a trovare la soluzione.

Se non ci fossi io…: è la tipica frase di chi rimprovera al marito di non sapersela cavare da solo; di solito è accompagnata da corollari tipo: “non sai stirare, non sai lavare, non sai cucinare”. È una frase pericolosa e ambivalente: da una parte rinfaccia ciò che dovrebbe essere dono gratuito, dall’altra è facilmente ribaltabile. Infine, rischia di ridurre il proprio ruolo di moglie a quello di una colf proprio mentre dà dell’incapace al proprio “assistito”. Insomma: non è il massimo.

Quello sì che è un uomo: ok, questa davvero non necessita di spiegazione…

 

Cosa non dire mai a lei

Sei uguale a tua madre: quale che sia il rapporto madre/figlia, non v’è dubbio che mettere in discussione la relazione affettiva coi genitori rappresenti un’aggressione difficile da perdonare, la violazione di un terreno sacro che non si dovrebbe in alcun modo profanare. Uomo avvisato, mezzo salvato…

Hai messo su qualche chilo: magari lei era un tantino “secca”, magari voi vorreste solo farle un complimento e intendete dire che quel chilo in più è andato proprio nel posto giusto, ma pronunciate questa frase e sarete immediatamente “squalificati”.

Quando fai così non ti sopporto: proferite questa frase davanti alla sua migliore amica ed entrambe sapranno che state corteggiando la terza incomoda: quest’ultima vi farà le fusa, la vostra partner ne sarà profondamente ferita, se non umiliata. Artigli in corso.

È una collega, ma la conosco appena: il modo migliore per far scattare l’allarme rosso della gelosia; vostra moglie o la vostra fidanzata si preoccuperebbe molto di meno se ammetteste sinceramente che il fascino della nuova collega non vi lascia indifferenti. Magari potreste sostituirla con questa: “Cara, tu sai che mi piacciono le belle donne, per questo ho scelto te”…

Quella sì che è una donna: ok, si rimanda sopra, al “cosa non dire a lui”.

A proposito: queste frasi sono quasi tutte di uso intercambiabile, perciò il suggerimento vero è di non dirne alcuna né a lui né a lei! 🙂


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La mia fortuna? Il dono di tanto amore che, senza meriti, ricevo e, in minima parte, provo a restituire. Conscio del limite, certo della mia ignoranza, non sono mai in pace. Vivo tormentato da desideri, sempre e comunque: di imparare, di vedere, di sentire; di viaggiare, di leggere, di esperire. Di gustare. Di stringere. Di abbracciare. Un po’ come Odysseo, più invecchio e più ho sete e fame insaziabili, che mi spingono a correre, consapevole che c’è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo. Il Tutto mi asseta. Amo la terra di Nessuno: quella che pochi frequentano, quella esplorata dall’eroe di Omero, ma anche di Dante e di Saba. Essere il Direttore di "Odysseo"? Un onore che nemmeno in sogno avrei osato immaginare...