“Si era innamorato’’. Con questo originalissimo epitaffio gli amici di sempre salutavano uno dei più grandi architetti brasiliani di tutti i tempi. Ma, in fondo, Oscar Niemeyer ha regalato al suo Paese molto più di un progetto catastale o di una visura camerale, ha offerto a tutti quelli che lo conoscevano l’indiscutibile senso di appartenenza ad una Nazione speciale, un posto in cui si fa quotidianamente a gara con se stessi su come sopravvivere e con quali mezzi di sostentamento disegnare i propri giorni. Non lo attraeva l’angolo retto, ma la curva libera e sensuale che trovava nel corso sinuoso dei suoi fiumi o nel corpo della donna preferita, quella per cui aveva perso la testa, Vera Lucia Cabreira, la sua segretaria che sposò alla venerabile età di novantotto anni. D’altronde, l’amore è proprio questo, uno sdolcinato concetto aspro di sacrificio e lavoro. Nasce e cresce come un frutto, giunge spesso quando ci sentiamo sazi di noi, un digestivo che riequilibra la dura inconsistenza di cibi buttati giù a fatica.

Fermarsi a digerire le annose burocrazie della propria terra, tornare a respirare possibilità nuove, fresche e vivaci. Agostino Calvi ha architettato così la sua vita, tra la paura di emigrare e la voglia di ripartire, un coraggioso viaggio che solo un grande Amore poteva sostenere. Probabilmente non gli verrà mai chiesto di costruire il Palazzo di Vetro dell’Onu né presenzierà mai alla Biennale di Venezia, ma ciò che si intravedeva negli occhi di quel liceale era davvero qualcosa di artisticamente caparbio.

Una ragazza ha rubato il suo cuore, un bellissimo architetto con la quale Agostino ha deciso di edificare qualcosa di indistruttibile, un capolavoro ingegneristico dalle solide fondamenta a cui, troppo spesso superficialmente, attribuiamo il nome di “famiglia’’. Lo ha fatto presso Caxias Do Sul, una cittadina di quattrocentomila abitanti, fondata da italiani di origine veneta.

L’idea dell’impresa dei liquori è nata per caso, qui non trovavo il limoncello e mio padre mi suggerì di farlo, mi passò una ricetta, iniziai a produrlo per uso personale, poi durante le cene, i commensali impazzivano…’’

Nelle zone limitrofe a Porto Alegre, infatti, tutti hanno un così tale rispetto per il lavoro che, indipendentemente dallo stato sociale, si prodigano per custodirlo e salvaguardarlo, cercando continuamente idee concrete ed oniriche al tempo stesso, l’ingegno si sostituisce alla lamentela, la creatività supera l’estenuante speranza di noi italiani che qui qualcosa possa effettivamente cambiare.

È stato lo stesso Niemeyer a sostenere nella sua biografia Il mondo è ingiusto che “il denaro è decisivo solo quando serve ad aiutare il prossimo” e Agostino vuole assicurare ai suoi figli un futuro in cui ci si possa innamorare anche a novantotto anni, seguendo le curve libere e sensuali di una vita imprevedibile e, per questo, sorprendente, una vita in cui lo stupore sia parte integrante anche dell’attività lavorativa, estendendo, perché no, i propri confini imprenditoriali e lasciando che l’inatteso faccia piacevolmente capolino nella sfera personale.

Non si può pensare all’architettura senza pensare a persone che plasmano il loro domani restando in equilibrio con i propri valori, adattando forme a forze, apparentemente, contrarie. Spazio, luce e ordine sono cose di cui gli uomini hanno bisogno per intraprendere avventure e percorrere strade poco battute, restando, magari, in silenzio con il tuo migliore amico sulla riva di un fiume a sorseggiare un familiarissimo liquore.