• CAMMINARE IL SOGNO

Riflessioni intorno a una storia…

Jonna, rispondendo ad una “chiamata” interiore, otto anni fa, appena ventenne, abbandona gli studi universitari ed una vita che non la soddisfa pienamente, ascoltando il suo bisogno di muoversi verso la natura e il silenzio: si trasferisce nel villaggio di Grundtjärn, nel nord della Svezia, nella piccola dimora dove i suoi nonni e le generazioni precedenti avevano vissuto.

A volte, nella scelta dei libri da leggere oppure di video e articoli da visionare in rete, lascio che sia il caso a guidarmi: mi lascio ispirare da un titolo, oppure da un’immagine o da parole che in quel momento risuonano particolarmente e spesso scopro che quando il mio “sentire” si manifesta con una vibrazione positiva non si tratta quasi mai di un “caso” e che c’è sempre un messaggio per me, un’ispirazione o un percorso inatteso di riflessione e ricerca.

Oggi questo “fluire” mi ha condotto al video di una giovane donna e artista svedese, Jonna Jinton e alla sua storia: ispirante, magica, quasi proveniente da un “altrove”!

Mi affascina “sapere” che in questo momento nel mondo in Svezia una giovane donna stia vivendo il suo sogno, realizzato abbandonando la sua vita ordinaria e mettendosi in ascolto di un sentire profondo, di un anelito ad una vita diversa e avendo il coraggio di muovere i suoi passi nella direzione di questo desiderio.

È importante a questo punto fare una precisazione su ciò che intendiamo in questo contesto per sogno e vita da sogno.

Sogno, in questo caso, non è qualcosa di totalmente al di fuori della realtà, ma è più appropriato associarlo alla parola visione e quindi se pensiamo al sogno come visione comprendiamo che ha a che fare con l’immaginare, percepire, sentire e vedere noi stessi in un futuro a lungo termine nella versione migliore di noi, nel contesto che ci riempie di felicità, pienezza e soddisfazione.

Affinché si possa realizzare, questa visione dovrà essere “sostenibile”, cioè realizzabile se tutte le condizioni necessarie si manifestano; quindi, dal momento presente a “quel futuro” (probabile e possibile) dovremo fare dei passi che pian piano ci avvicineranno a quel traguardo (che sarà in ogni momento negoziabile e potrà cambiare con il tempo).

Questo percorso di scoperta della propria visione (personale o lavorativa) e pianificazione per realizzarla è un lavoro molto entusiasmante e si può fare da soli, utilizzando libri e materiale disponibile in rete oppure con l’aiuto di un esperto.

Se sei interessato a degli approfondimenti su questi argomenti non perderti i prossimi articoli!

 

La storia di Jonna Jinton

“Ho imparato che sentirsi grati per le piccole cose della vita è la chiave per le grandi cose e che siamo solo noi stessi a porre limiti a ciò che è possibile e a ciò che non lo è” (Jonna Jinton)

Jonna, rispondendo ad una “chiamata” interiore, otto anni fa, appena ventenne, abbandona gli studi universitari ed una vita che non la soddisfa pienamente, ascoltando il suo bisogno di muoversi verso la natura e il silenzio: si trasferisce nel villaggio di Grundtjärn, nel nord della Svezia, nella piccola dimora dove i suoi nonni e le generazioni precedenti avevano vissuto.

Grundtjärn è un piccolissimo villaggio di dieci abitanti, immerso in una natura splendida e selvaggia, dove i lunghi inverni sono ricompensati dalla visione delle aurore boreali e da paesaggi incantati…

Jonna non ha un piano, non ha denaro e non ha un lavoro.

Supera i primi anni affrontando sfide molto dure: tagliare la legna, riscaldare la casa, affrontare la neve e la solitudine dei lunghissimi inverni nord europei.

Sente – nonostante tutte le difficoltà – di “sentirsi a casa”.

Adotta un cane, che diviene subito il suo miglior amico e il costante contatto con la natura fa sorgere in lei un’inestinguibile “urgenza creativa”.

Inizia a dipingere e fotografare i meravigliosi paesaggi che la circondano, scrive e si appassiona al kulning, un particolare e antico canto dei pastori svedesi utilizzato per  richiamare le mandrie, un canto magico e ipnotico in cui Jonna si esercita fino a trasformarlo in arte e musica.

Jonna vive la sua vita con pienezza e passione, crea bellezza con le sue opere d’arte e inizia a sentire il bisogno di condividere la sua esperienza con gli altri: apre un blog e inizia a documentare la sua vita.

Oggi il blog di Jonna raggiunge milioni di persone nel mondo e le sue passioni si sono trasformate in un lavoro che le permette di vivere nel luogo dove la sua anima si sente a casa; vende le sue immagini, la sua musica e soprattutto diffonde la sua visione: trasmettere l’importanza di un contatto profondo con la natura e infondere il coraggio di ascoltare se stessi e le proprie aspirazioni profonde.

***

Cosa ci insegna questa storia?

Per ognuno sarà diverso.

La parola desiderio potrà offrirci qualche spunto.

Desiderio, dal latino “de sidus” – mancanza di stelle, è una parola affascinante ed è proprio vero che, a volte, immersi nella visione del cielo notturno, avvertiamo un richiamo verso qualcosa di indefinibile, un’aspirazione, un movimento… ma da dove proviene questo anelito?  E dove vuole condurci? L’immensità della volta stellata forse fa da specchio ad un’altra immensità, quella che proviene dalla nostra interiorità e che a me piace definire “anima”. Ascoltare la nostra voce interiore è un’esperienza meravigliosa, ma allo stesso tempo difficile.

A cosa anela la tua anima? Di quali stelle senti la mancanza?

Spesso il divario esistente fra la nostra vita attuale e la visione di noi stessi in un contesto diverso, con un lavoro più coerente con le nostre aspirazioni profonde, un corpo in salute, delle relazioni appaganti… può sembrare incolmabile.

Oppure le nostre giornate sono così impegnate da mille stimoli e responsabilità da non trovare il tempo di dedicare qualche minuto all’ascolto dei nostri bisogni e alla riflessione su come soddisfarli.

O forse la nostra vita quotidiana è già “abbastanza” soddisfacente e non desideriamo correre il rischio di mettere in discussione uno status quo che in fondo ci va bene.

Eppure ascoltarci, darci il permesso di fermarci e metterci in ascolto di noi stessi può essere l’esperienza più importante della nostra vita e ritagliarci uno spazio ogni giorno per questa pratica del “sentire” può migliorare ogni aspetto della nostra vita! Non necessariamente ci porterà a mollare tutto e ricominciare da zero. E anche se così fosse è importante ricordarci che possiamo sempre trovare un modo per camminare sulla strada del nostro sogno. Da ora, da subito.

Il primo passo è sempre l’ascolto di noi stessi e successivamente la riflessione: farci le domande giuste quando affiora un disagio, chiederci cosa ci stia dicendo e cosa possiamo fare ogni giorno – anche una piccola azione – per onorare e rispettare quella parte di noi che sta manifestando un bisogno, ascoltarla e prendersene cura. Si può trattare di piccole cose (come curare il nostro piccolo giardino) oppure di questioni importanti. La cosa importante è essere consapevoli che noi siamo responsabili della nostra vita e possiamo sempre fare qualcosa per migliorarla.

Il percorso non sarà necessariamente facile, ma di certo sarà più nostro, più coerente con il nostro “sentire”.

Tu in quale ambito vorresti “allenare” e “allineare” il tuo sentire ed iniziare a muovere i primi passi per un cambiamento?


FontePhoto credits: Yoko Patrizia Miali
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Nata a Martina Franca, dopo il Diploma Scientifico, si trasferisce a Roma laureandosi in Lettere e Filosofia, con indirizzo Discipline dello Spettacolo ed una tesi in Storia del Teatro. Contemporaneamente ai suoi studi universitari, pratica danza e teatro, approfondendo le tecniche di Grotowski ed Eugenio Barba. Scopre ben presto anche la sua passione per la fotografia, che la porterà negli anni a realizzare numerose esposizioni e ad appassionarsi di fotoreportage. Documenta in Argentina la lotta delle Madri di Piazza di Maggio e approfondisce lo studio del fotogiornalismo con un Master in Fotoperiodismo a Barcellona (Spagna). Si interessa di consapevolezza e ricerca spirituale, formandosi in varie tecniche di Meditazione, Reiki e altre discipline olistiche. Svolge numerosi lavori: insegnante di italiano per stranieri, (Diploma DITALS), organizzatrice di eventi (Master in organizzazione eventi culturali), fotografa, segreteria organizzativa di Festival musicali (Pietre che Cantano, Cisternino). Corona il suo iter formativo con il Diploma di Gestalt Counselor presso l’Istituto Gestalt di Puglia, nel gennaio 2014, riconosciuto dall’associazione CNCP (Coordinamento Nazionale Counselor Professionisti). Grazie al Counseling crea un percorso di crescita personale e consapevolezza che unisce tutte le risorse acquisite negli anni, integrando consapevolezza e creatività, dove il mezzo creativo/artistico (teatro, danza, fotografia, scrittura creativa) e le tecniche di meditazione si integrano con le tecniche del Counseling e della Gestalt nel sostenere e supportare la conoscenza di se stessi e rapportarsi alle problematiche quotidiane e alle scelte di vita con maggiore creatività e attivare un proprio personale percorso di cambiamento e/o miglioramento del proprio essere al mondo. Il primo di questi percorsi “CreAttivi_Amo la Vita!” ha avuto luogo presso l’Ass.ne Culturale “Il Tre Ruote Ebbro” a Locorotondo nel 2015/2016. Attualmente sta completando la formazione in Bioneuroemociòn, presso l’Enric Corbera Institute di Barcellona (Spagna).