Non c’è niente che non vada con il pianeta.
Il pianeta sta bene. La GENTE è fottuta. C’è una bella differenza.
In confronto alla gente, il pianeta sta alla grande. È qui da 4 miliardi e mezzo di anni.
Avete mai pensato all’aritmetica? Il pianeta è qui da 4 miliardi e mezzo di anni, noi siamo qui da quanto?
100 mila? Forse 200 mila anni? E ci occupiamo d’industria pensate solo da poco più di 200 anni.
200 anni contro 4 miliardi e mezzo. E abbiamo la presunzione di pensare che in qualche modo siamo una minaccia? Che in qualche modo metteremo a rischio questa bellissima pallina verde e azzurra che galleggia intorno al sole?
Il pianeta ha superato cose molto peggiori di noi.
Ha superato terremoti, vulcani, tettonica a placche, deriva dei continenti, venti solari, macchie solari, tempeste magnetiche, inversione magnetica dei poli, centinaia di migliaia di anni di bombardamento da parte di comete e asteroidi e meteoriti, inondazioni mondiali, onde anomale, incendi planetari, erosione, raggi cosmici, ere glaciali ricorrenti, e pensiamo che qualche busta di plastica e qualche barattolo di alluminio faranno la differenza?
Il pianeta non va da nessuna parte… noi sì!
Noi stiamo andando via. Fate le valigie, gente. Ce ne andiamo.
E non lasceremo neanche molte tracce, grazie a Dio. Forse un po’ di polistirolo. Forse.
Il pianeta resterà qui e noi ce ne saremo andati da un sacco di tempo.
Solo un’altra mutazione fallita.
Solo un altro vicolo cieco biologico.
Un cul-de-sac evoluzionistico.
Il pianeta ci scuoterà di dosso come un’infestazione di pulci.
Un fastidio superficiale.
[George Carlin, comico statunitense. 12 maggio 1937 – 22 giugno 2008]