Quanti di noi credono nell’amicizia? E quanto è ancora valido il detto “Chi trova un amico trova un tesoro”? L’amicizia, quando è vera, è di certo un sentimento autentico puro, profondo e incondizionato, ed è per questo che lo scorso 30 luglio si è celebrata la Giornata Internazionale dell’Amicizia, istituita nel 2011 dall’Onu, durante la 65° sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con l’intento di instaurare l’unione tra popoli, paesi, culture ed individui.

Più di 50 i Paesi che hanno deciso di far propria la “Giornata internazionale dell’amicizia”, organizzando una serie di attività educative volte a stimolare la coscienza pubblica, esortando al contempo i governi, le organizzazioni internazionali e gruppi della società civile a collaborare e a promuovere il dialogo tra civiltà, gli ideali di solidarietà e il concetto di riconciliazione.

L’amicizia è un sentimento primordiale, che si percepisce sin dalla tenera età quando la simpatia cosiddetta “a pelle” non è condizionata da scelte di vita, classi sociali o interessi personali, ma solo da una istintiva solidarietà e condivisione di intenti che i bambini avvertono come naturale e spontanea prescindendo dall’essere maschio o femmina.

Del resto, nella quasi totalità dei casi, le vere amicizie, quelle che durano per sempre anche quando le vicissitudini della vita ti portano ad essere distanti l’uno dall’altro, nascono tra i banchi di scuola, in quei momenti in cui ci si aiuta con i compiti (e non solo) senza pretendere nulla in cambio, ma solo in nome dell’Amicizia. Quando il sentimento è vero, nel rivedersi con i propri amici o con il proprio amico quello “speciale”, quello “del cuore”, si ricrea la stessa magia, la stessa complicità che da sempre hanno contraddistinto il vostro rapporto con quella o quelle persone a noi care.

Riuscire ad avere buoni amici aiuta altresì a migliorare sicuramente la qualità della propria vita, così come è stato dimostrato da uno studio recente condotto dalla Chapman University, pubblicato su “PlosOne” e ripreso da Adnkronos, prendendo in esame 25.185 mila americani (11.924 uomini eterosessuali, 387 maschi bisessuali, 343 gay, 220 lesbiche, 511 donne bisessuali, e 11.800 donne eterosessuali; l’età media era di 42 anni).

Una qualità della vita che può trovare relativo giovamento, se per amicizia si intende quella che instauriamo oggigiorno sui Social Network, laddove la solidarietà, il venirsi incontro e l’unione di intenti, si scontrano con il limite della virtualità, quando questa non è poi seguita da un contatto vero e soprattutto umano. L’amicizia ai tempi di Facebook e Twitter, quella che ci dà la possibilità di avere tra i 500 ai 1000 amici/contatti, è di certo meno autentica di quella che presuppone il guardarsi negli occhi, il dirsi la verità, il litigare per poi far pace chiarendo eventuali malintesi, solo e solo quando l’amicizia è con “A” maiuscola.

E poi, come non pensare alla similarità tra Amore ed Amicizia, due sentimenti a tratti simili ma non uguali, laddove molto spesso nella persona amata ritroviamo anche un grande e vero amico.