La festa finale a conclusione della XXI edizione del Castel dei Mondi

Finale col botto per la XXI Edizione del Festival Castel dei Mondi. Ad esibirsi domenica 10 settembre saranno, infatti, Greg & The Frigidaires, molto più di una cover band, un gruppo dallo spiccato garage rock che si rifà alle sonorità doo wop degli Anni Cinquanta e Sessanta.

Cresciuti attraverso un background di 25 anni di concerti, Luca Majnardi, Alex Meozzi, Olimpio Ricciardi, Giovanni Campanella e Giulio Scarpato, accompagnano, tra melodie jazz e raggae, il frontman, nonché capocomico, Claudio Gregoni, noto come Greg, apprezzato attore comico nonché autore di programmi radiotelevisi e per il cinema.

Il repertorio dei Frigidaires si distingue per l’elaborazione di testi ironici e dissacranti, copioni rivisitati in italiano per un attore e cabarettista che, da metà Anni Ottanta, si è fatto conoscere anche sulla scena  r’n’r’ e rock ‘a billy romana.

Cortile Palazzo Ducale
10/09/2017
inizio 22:00

Credits:

Claudio Gregori (Greg) chitarra e voce

Luca Majnardi tromba e voce

Alex Meozzi chitarra e voce

Olimpio Riccardi sax

Giulio Scarpato basso elettrico

Giovanni Campanella batteria

________________________________________________________________

TUTTO SUL XXI FESTIVAL INTERNAZIONALE CASTEL DEI MONDI:

Programma: http://www.casteldeimondi.com/spettacoli/spettacoli

Biglietti: http://www.casteldeimondi.com/biglietti.aspx

Info: http://www.casteldeimondi.com/info.aspx

Brochure: http://www.casteldeimondi.com/programma.aspx

L’introduzione alla XXI edizione: http://www.casteldeimondi.com/festival.aspx

Spettacoli extra: http://www.casteldeimondi.com/spettacoli/extra

I luoghi del festival: http://www.casteldeimondi.com/luoghi.aspx

Press: http://www.casteldeimondi.com/press.aspx

Credits: http://www.casteldeimondi.com/credits.aspx


Articolo precedenteL’acquario coreografico di Bert Uyttenhove
Articolo successivoSUCCESSIvamente, conquiste lunghe un sogno
Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.