Ho incontrato Maddaloni, maestro della Star Judo Club di Scampia, in un sabato pomeriggio di metà primavera. Le mie convinzioni di trovarmi di fronte ad una montagna di muscoli vengono subito spazzate via da uno sguardo deciso ma rassicurante, due occhi che ti tagliano l’anima, tirando fuori, quasi per socratica maieutica, tutta l’energia che hai in corpo.

Maestro, me la immaginavo diverso.

Figlio mio, probabilmente avrai visto qualche mia foto su internet. Sono quasi dieci anni che ho smesso di allenarmi, ora i miei sforzi sono rivolti all’addestramento fisico dei seicento ragazzi affiliati al mio clan.

Detta così sembrerebbe quasi un’associazione a delinquere…

Sono parole forti, lo ammetto. Ma per sconfiggere la criminalità e la delinquenza adolescenziale, devi avere due palle grosse quanto o’ Vesuvio. Ho aperto lo Star Judo Club nel 1980 con un solo obiettivo: allontanare ragazzi disagiati dalle grinfie di fetienti senza scrupoli.

Grazie al suo coraggio adesso Scampia ha una palestra. Un merito che le avranno sicuramente riconosciuto in tanti.

Macchè…si vede che sei giovane, Miche’. Nella vita non tutti sono disposti ad aiutarti. Ho denunciato il Sindaco di Napoli, De Magistris, e tutta l’amministrazione comunale per le mancate sovvenzioni. Il loro assenteismo mi ha fatto più male di un cazzotto in faccia. Ogni essere umano merita di essere accolto tra le braccia della solidarietà. Bastano anche solo 50 centesimi, ad esempio, per regalare un sorriso all’immigrato che troviamo fuori dal supermercato.

La sua carità è degna di lode, ma da dove vien fuori tutta questa rabbia?

Ricordati una cosa, al mondo ci sarà sempre la persecuzione dei giusti. Lo sapeva anche un Uomo crocifisso duemila anni fa. Dalle mie parti chi è buono viene discriminato, emarginato. Chi è cattivo, invece, incute timore e rispetto attraverso minacce e botte. Quello ha ucciso un poliziotto? Pe ‘nuj è un eroe. Un padre di famiglia lavora onestamente? E’ sul’ n’omm e’ niente…Be’ io non ci sto, ai miei ragazzi insegno disciplina e cura di se stessi, devono imparare a volersi bene, facendo attenzione a cosa mangiano e a chi frequentano. I proverbi antichi non sbagliano: mazz e panell fann figl bell. Quando mio figlio Pino sgarrava, non gliela facevo passare liscia. Doveva studiare e lavorare sodo, conoscere il senso del sacrificio, quello che gli ha fatto conquistare l’Oro alle Olimpiadi di Sidney.

La straordinarietà di questa che possiamo definire “palestra sociale” è che, per la maggior parte degli iscritti, diventa completamente gratuita.

Ti voglio raccontare una cosa. Premetto che ci sono politici buoni e politici falsi, preti buoni e preti poco raccomandabili. Un giorno, due dei miei ragazzi mi confessano, piangendo, di non poter pagare le rate dell’iscrizione. L’Assessore allo Sport di Napoli aveva detto loro che non avrebbero più ricevuto l’assicurazione sportiva. Il giorno seguente erano con me ad allenarsi e, la sera dopo, mi chiama un prete intimandomi di lasciar perdere quei ragazzi perché non potevano avere futuro…

Oggi, tra le fila della sua immensa squadra, ci sono anche disabili.

Certo, e quando ho sentito che, di recente, a Livorno, un bambino autistico non è stato portato in gita con il resto della classe, mi si è rivoltato lo stomaco. Pensa che ho avuto un non vedente campione nazionale di judo. Aveva il sogno di arrivare a Rio. Poi si è innamorato(ride, ndr)

Maestro, è un addio o un arrivederci?

Ormai siamo gemellati, in fondo ogni città ha la sua “Scampia”. Tornerò ad Andria quanto prima. Questa piazza ha grandissime potenzialità sportive e sociali, guai a vuj se non ne approfittate…