In un clima burrascoso, caratterizzato dall’instabilità dei mercati e dall’incertezza per il futuro, è fondamentale trovare un modo per arginare i danni e avviarsi verso la fase di ripresa. Per raggiungere questo obiettivo è necessario avere una strategia di marketing e investire al meglio il proprio budget.

La crisi è un alibi se viene utilizzata come “scusa” o giustificazione per l’assenza di una strategia e di una pianificazione nel medio periodo. È un alibi quando si utilizza per giustificare i propri errori e le valutazioni sbagliate, fatte in passato. Si trasforma invece in opportunità quando c’è una funzione marketing capace di pianificare le attività, fare analisi di previsione del futuro aziendale e degli scenari del mercato.

In periodi di crisi (o decrescita) l’analisi delle informazioni di mercato è di vitale importanza per un’impresa: capire se il momento difficile riguarda soltanto la propria realtà, aziendale o territoriale che sia, o riguarda l’intero settore è già un primo indicatore di quali misure adottare per risollevare le sorti aziendali.

Ci sono una serie di indicatori molto utili per analizzare la situazione di mercato. Oltre a questo, serve un po’ di “sesto senso” per prevedere gli scenari futuri e capire quale strategia adottare. Una buona strategia ha sicuramente degli obiettivi ben definiti e un percorso da affrontare per il loro raggiungimento. Un obiettivo è tale se corredato da risultati attesi e se c’è un piano di monitoraggio delle attività stesse.

Un piano di marketing è una bussola con cui orientarsi nel mercato e tra la concorrenza, evitando scontri diretti e cercando di percorrere la strada più libera in base alle risorse che l’azienda ha a disposizione.

L’altra faccia della medaglia è rappresentata da chi la crisi l’ha vissuta come un’opportunità, traslando la propria attività da un settore reale ad uno virtuale. Un esempio significativo è rappresentato dal mondo digitale: settore in cui non si parla affatto di crisi, ma di crescita esponenziale, di ricerca continua, di innovazione e di comunicazione costante. La strategia adottata è quella di marketing diretto, di contatto one-to-one capace di interpretare le esigenze di piccoli gruppi di utenti e soddisfarne i bisogni. Basti pensare al mondo delle app che si sono sviluppate con la diffusione di smartphone e tablet e alle migliaia di professionalità coinvolte nello sviluppo di tali applicazioni.

La crisi non deve, quindi, essere un alibi per non fare e non rischiare, ma un’opportunità da giocarsi, affiancandosi delle giuste professionalità.