Colesterolo

Formula: C27H46O. Massa molare: 386,65 g/mol. Punto di fusione: 148°C. Densità: 1,05 g/cm³. ID IUPAC: (3β)-​cholest-​5-​en-​3-​ol. Punto di ebollizione: 360 °C.

Stiamo parlando proprio del famigerato Colesterolo, considerato dai più uno dei mali del vivere umano. Tuttavia, la maggioranza è ignara del fatto che non tutte le forme di colesterolo sono portatrici di spiacevoli notizie. Ma prima di parlarne spieghiamo un po’ cosa è il colesterolo.

Non è altro che un grasso il quale svolge diversificate funzioni all’interno dell’organismo umano come: sintetizzare gli acidi biliari, utili per assorbire i grassi introdotti nei cibi, produrre vitamina D, fondamentale per l’integrità ossea, favorire la costituzione della parete cellulare, e produrre ormoni quali il testosterone e gli estrogeni (uomini e donne non vi scaldate).

La parte più ampia del colesterolo è introdotta con l’alimentazione, la restante percentuale invece è generata dal fegato. Nonostante ciò, il colesterolo, per via del fatto che è un grasso, non può circolare nel sangue, per cui si serve di due proteine che lo rendono idrosolubile: l’LDL e l’HDL.

Ecco che arriviamo al punto in cui è opportuno distinguere il colesterolo buono da quello cattivo: l’LDL (low-density lipoprotein) costituisce il colesterolo cattivo che, in quanto in eccesso, tende a infiltrarsi nelle pareti arteriose formando, dopo ossidazione, placche aterosclerotiche, alquanto nocive. Il valore normale deve essere superiore ai 40 mg per 100 dl di sangue.

L’HDL (high density lipoprotein) è il cosiddetto colesterolo buono. Esso riporta al fegato il colesterolo in eccesso e riduce l’ossidazione delle LDL nelle arterie, diminuendo così i rischi cardiovascolari. Anche i suoi valori ottimali si aggirano attorno ai 40 mg per 100 dl di sangue.

I valori ottimali di colesterolo per un adulto devono essere inferiori a 200 mg/dl e non superare i 240 mg/dl, invece, per un non maggiorenne devono essere inferiori ai 170 mg/dl e non superare i 200 mg/dl. Nei casi in cui i valori soglia siano stati superati parleremo di ipercolesterolemia, e un primo modo per abbatterla è migliorare lo stile di vita: aumentare l’esercizio fisico, smettere di fumare, perdere peso, migliorare l’alimentazione introducendo meno grassi di origine animale.

Se si è soggetti a valori di colesterolo leggermente elevati, è possibile sostituire i farmaci con l’assunzione di erbe ad azione ipocolesterolemizzante. Ricordiamo il Tarassaco e il Carciofo.

Il primo ha funzioni digestive e diuretiche, oltre ad essere un ottimo tonificante per pancreas e fegato. Infine il tarassaco promuove l’eliminazione biliare del colesterolo in eccesso.

Il secondo invece, costituito da principi attivi organici, sesquiterpeni lattonici, flavonoidi, si configura come ottimo eupeptico e facilita la digestione. In aggiunta a ciò, il carciofo stimola la secrezione gastrica, salivare, intestinale ed epatica.