A due mesi dalla tragedia ferroviaria sulla Andria-Corato, da Francesco, amico del cuore di Gabriele Zingaro, riceviamo e pubblichiamo:
Ciao Gabry,
ciao, amico mio, come stai? Domanda stupida, starai sorridendo e scherzando come hai sempre fatto, ci scommetto!
È impossibile dimenticare tutto ciò che abbiamo trascorso insieme, i mille dialoghi e soprattutto i mille complessi. Noi due siamo amici dalla prima elementare, e son quindi ben 20 anni che ci siamo sopportati e voluti bene a vicenda.
Insieme abbiamo combinato di tutto, ci siamo raccontati i primi amori, mi spronavi a continuare gli studi; tu con la tua saggezza sei riuscito sempre a trovare le parole giuste per farmi ragionare e farmi essere ciò che sono oggi.
L’altra sera, dopo le mie tante invocazioni, finalmente ti ho sognato: eravamo insieme con degli amici, ad un certo punto ci dicevi di dover andare via e, per quanto io non volessi lasciarti andare, tu ci dicevi che dovevi andare per forza, rassicurandoci sul fatto che, anche se non fossi tornato, ad ogni modo tu staresti stato bene.
So che tu sei sempre con me e con tutti quelli che ti vogliono bene, ora riuscirai a mettere in pratica il tuo compito, di essere sempre accanto a tutti. Sei e sarai per sempre nei nostri cuori, il tuo sorriso è quello che ci manca di più, ci hai lasciato tantissime foto e ricordi buffi in modo da poterti ricordare per quello che sei realmente.
Consigliavi sempre di “vivere alla giornata”. Più che un amico sei il fratello che non ho mai avuto. Hai un cuore grande, quanta dedizione mettevi nelle tue passioni. Hai sempre cercato di non fare del male a nessuno, ed è per questo che ti sei sempre circondato di gente che meritavi, troppo buono per vivere in questo mondo così tanto sporco.
Un’anima pulita e propositiva, sempre in movimento, mai fermo, sempre in viaggio, quanti luoghi, quanta gente, quanti racconti e ricordi. Non a caso ti chiamavamo il “proffy”, eri e sarai per sempre un grande amico e un grande uomo, troppo maturo per essere un ragazzo della tua età. Non amavi apparire, ma per immensa fortuna abbiamo avuto la possibilità di viverti.
Il tuo ricordo è il nostro sorriso ed è per questo che oggi dobbiamo portarlo con noi.
Ti vogliamo bene, Gabry, buon viaggio.