Intervista a Francesco Mazzarisi

È forse lo sport più popolare al Mondo e, da un po’ di tempo, anche la nostra Città può vantare una corsia preferenziale per questa attività. Stiamo parlando della pallacanestro o del basket, due termini che perseguono lo stesso identico scopo: far divertire azzerando le differenze. Ne è esempio, appunto, l’Olympia Basket Andria la cui realtà ci viene descritta dalle parole del Presidente e Allenatore, Francesco Mazzarisi:

Ciao, Francesco. Divenuto fenomeno sociale soprattutto negli States, ora il basket pare aver attecchito anche fra i nostri giovani. Cosa lo differenzia dagli altri sport?
Il basket, per quel che ci riguarda e crediamo anche per molti giovani, rappresenta una vera filosofia di vita, un modo semplice, attraverso il gioco di squadra, di condividere principi e valori un po’ perduti .

Ad un occhio poco competente come quello di chi ti intervista, il basket sembra avere un’intensità maggiore, elevato dinamismo e gioco effettivo superiore alla media. Che tipo di preparazione fisica c’è dietro ogni canestro?
Condivisione di regole comuni, collaborazione, spirito di squadra, attaccamento ad un gruppo, ad una maglia, interdipendenza positiva, slancio agonistico, competizione come voglia di misurarsi con i propri limiti, gestione dell’ansia da prestazione e della frustrazione da sconfitta, empatia relazionale, accettazione delle diversità di genere e di livello di competenze, sono solo alcune delle peculiarità di questo sport. Ovviamente vi sono inoltre anche componenti specificatamente fisiche che vengono interessate dalla disciplina: capacità condizionali (forza, resistenza e velocità), capacità coordinative (oculo manuale podalico, gestione del proprio corpo in volo e in contatto), capacità meta cognitive ( lettura del gioco, anticipazione motoria, feedback su stimolo, studio delle tecniche tattiche difensive e offensive ) nonché assimilazione, accomodamento e adattamento del gesto motorio  che sono le basi dell’apprendimento motorio che magicamente si riflette su quello cognitivo in generale.

Guardando anche, e soprattutto, ai bambini, l’Olympia Basket Andria si prefigge di coniugare ai risultati un’educazione sportiva improntata al fair play e al rispetto delle regole. Quanta importanza assume il gioco di squadra nel processo di inclusione infantile e/o adolescenziale?
La nostra associazione  ASD OLYMPIA ANDRIA nel lavoro che sviluppa con le squadre giovanili prova ad insegnare un modello educativo-formativo che tenga conto soprattutto del rispetto delle regole, dell’accettazione dei ruoli in un gruppo e del loro interscambio, puntando sul miglioramento delle competenze specifiche di questo sport (tecnica e tattica) per poi generalizzarle in altri contesti (campionati e tornei federali). Il gioco come strumento per il miglioramento delle capacità fisiche in generale e come mezzo per l’accettazione delle diversità e differenze che man mano si possono incontrare nel corso della crescita come atleta e come uomo. Un microcosmo (realtà associativa) che si allena ad affrontare  un macrocosmo (realtà sociale) copiando le peculiarità del gioco sport. In fondo è questo il nostro prioritario obiettivo: formare i ragazzi ad affrontare la vita reale che necessita di rispetto delle regole, condivisione, collaborazione, fair play, accettazione delle diversità (inclusione), un po’ quello che normalmente cerco di fare a Scuola come Professore educatore (IISS COLASANTO n.d.r.).

In che modo credi dovrebbero intervenire le Istituzioni locali per favorire la fruibilità cittadina del basket?
Le istituzioni se solo comprendessero il 10% delle cose suddette, dell’importanza delle Attività motorie in generale sulla formazione civica del cittadino futuro ideale si prodigherebbero in ogni modo per il miglioramento, la fruibilità e la costruzione di impianti e strutture di cui siamo molto carenti. Noi addetti ai lavori ci sforziamo ogni giorno e con grandi sacrifici e piccolissime risorse di trasmettere questi principi e certi valori ma spesso ci scontriamo con l’indifferenza di chi potrebbe fare qualcosa strutturalmente ma non ne vede benefici immediati o personali. L’Olympia , dal canto suo, cercherà comunque sempre di entusiasmare i ragazzi tutti (anche con attività inclusive BASKIN) a vivere questa disciplina con gioia e serietà di lavoro cercando di collaborare con tutte le altre associazioni presenti sul territorio  che condividano le nostre idee e i nostri obiettivi che sono poi quelli che ci chiedono i genitori dei nostri allievi.

Programmi futuri?
Continueremo con tutte le attività giovanili di settore (dal minibasket fino all’under 18 e il Baskin) con la speranza che ci sia quanto prima una svolta importante tale da poter intraprendere anche seriamente l’idea di una prima squadra che possa dare lustro e ad una città grande come la nostra.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.